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Rudolf Pannwitz (1881-1969) è una delle più complesse, eppure non ancora sufficientemente approfondite, figure intellettuali del Novecento tedesco. Autore linguisticamente sapido di una bibliografia enorme e poliedrica, Pannwitz raccolse in vita la stima di personalità tra le più importanti del panorama culturale europeo. Né si può trascurare una biografia contrastata, sofferta, eccentrica, che solo nella sua ultima fase (coincidente con il secondo dopoguerra) consentirà una sistemazione matura del pensiero. Questo volume ricostruisce compiutamente per la prima volta la dottrina filosofica pannwitziana, la cui formulazione definitiva coincide col grande dittico della maturità -Der Aufbau der Natur e Das Werk des Menschen - che introduce la distinzione fondamentale tra mondo disponibile e mondo prodotto. Ma Pannwitz è anche un grande europeo. Particolare attenzione è allora riservata alla sua filosofia politica, il cui carattere profetico è in alcuni passaggi sorprendente nel prospettare soluzioni che anticipano in modo appassionato e vibrante i capisaldi del dibattito a venire.